Chi sono:

Sono una “Personal Chef”. Ho scelto questo lavoro non solo per passione ma perché è speciale, mi permette di entrare nel cuore delle vostre case e dei Vostri eventi portando il profumo che parla d’amore della “buona cucina”: buona perché è il risultato di “gesti unici” ripetuti per svelare alchimie che creano “Benessere” a 360°. Tutto questo rende il momento del convivio memorabile per voi e i vostri ospiti. Possiedo attestato di formazione per accesso alle attività alimentari, HACCP rilasciato dalla Regione Toscana, attestato di frequenza al Corso Pasticceria Salutistica presso Boscolo Etoile Accademy. Per le mie ricette scelte insieme a voi in base al tema dell’evento, utilizzo solo alimenti freschi di alta qualità, prodotti territoriali, stagionali, e artigianali provenienti da fornitori garantiti. Ricerco i sapori genuini, faccio pane fatto in casa, primi piatti di pasta fresca, utilizzo solo verdure, fiori e frutti di stagione, pesce solo se fresco, formaggi e carni di allevatori biologici toscani, accompagnati da vini adeguati e realizzo dolci di ogni tipo e grandezza per tutti gli eventi: anche senza glutine, senza latticini e senza uova. Scopri l’effetto delle mie ricette sui tuoi ospiti.


mercoledì 23 marzo 2011

Cucinare con i fiori: le Violette nel piatto

La primavera ci regala un esplosione di colori, piccoli fiori spuntano nei prati, mucchietti variopinti che stimolano la fantasia e perché no!.. anche l'appetito, sono molte le erbe spontanee e i fiori edibili  ma è necessario conoscerli prima di utilizzarli in cucina,  perché alcuni, diffusi sui nostri terreni, sono velenosi come i fiori di Oleandro.
Possiamo  utilizzare sia i fiori spontanei che coltivati purché non siano stati trattati chimicamente.
Le violette sono tra i fiori conosciuti perché vengono candite e utilizzate in pasticceria, io ho voluto usarle per realizzare due primi piatti. 
Ho preparato la pasta ed ho inserito i petali di violette al suo interno, poi ho tagliato le lasagne ed ho preparato i ravioli.


Per la pasta ingredienti x 3 persone
100g di farina di semola
50g di farina di riso 
1 uovo  1 tuorlo 
1 cucchiaio d'olio di oliva
acqua q.b
impastare tutti gli ingredienti e fate riposare la pasta avvolta nella pellicola alimentare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Stendere la pasta e con l'albume rimasto, leggermente sbattuto,spennellare i petali di violetta dopo averli lavati e asciugati. Sistemare i fiori su metà pasta, mettere la pasta rimanente sopra e ripassare con il mattarello o nella macchina della pasta. 


Millefoglie di lasagne con erbette di campo, Marzolino e violette 

Ravioli ripieni di ricotta di capra conditi con salsa spumante brut, violette, rosmarino e panna 

martedì 22 marzo 2011

Biscotti salati con fiori di rosmarino

Biscotti di frolla salata con farina di ceci e rosmarino farciti con mousse di caprino, ottimi come stuzzichini per un aperitivo, ma belli anche per un buffet di matrimonio in campagna, qualche cosa di nuovo per la festeggiare una nascita, una comunione, o semplicemente un compleanno.  
per circa 40 biscotti :
200g di farina di ceci
300g di farina di mais tipo fioretto
70g di olio extravergine d'oliva
70g di olio di semi di girasole o di riso
12g di lievito
2 tuorli
130g d' acqua
1 cucchiaio di zucchero
un bel pizzico di sale
rosmarino tritato e fiori
scorza di limone
100g di caprino
100g di panna fresca non dolcificata  
Unire tutti gli  ingredienti liquidi: tuorli, acqua e olio, poi  mescolare le due farine con il lievito e unire sale,  zucchero,  scorza di limone,  rosmarino tritato, versare i liquidi poco per volta nella farina mescolando, una volta ottenuto l'impasto riporre in frigo per almeno un ora, dopo questo tempo riprendere la pasta e lavorarla nuovamente alcuni secondi, stendere e formare i biscotti con il coppa pasta , sistemarli su una teglia e cuocere in forno a 200° per circa 15 minuti, a cottura ultimata togliere la teglia dal forno e lasciare raffreddare i biscotti.
Montare la panna e unirla delicatamente con una spatola al caprino setacciato,  inserire la crema in una sacca con beccuccio a stella fare uno spumino sulla base del biscotto e chiudere con l'altro forato nel centro, decorare con fiori di rosmarino.

martedì 15 marzo 2011

Il Pane dell' Unità

Dedicato ai 150 anni dell'unità d'Italia.

Torta salata con erbe di campo

 Regali di primavera da raccogliere e trasformare in cucina, sono le erbette di campo in tutte le sue varietà: crespino, cicerbita, orecchie di lepre, barba di cappuccino, cipollaccio, tarassaco, radicchio, bietole, borragine, ortica...
Una passeggiata nei campi ed ecco in pochi minuti un raccolto prezioso con il quale fare una torta.
 Della pasta frolla salata  o sfoglia fatta in casa, le nostre erbette, della buona ricotta,  1 uovo,  sale e pepe, ed ecco che con pochi ingredienti realizziamo un piatto raro dal sapore antico.

Bocconcini di ricotta di capra

La mia voglia di primavera... nel piatto.
Questi sono delicati bocconcini di ricotta biologica di capra:
La ricotta dopo essere stata setacciata lo avvolta da fiori primaverili, erbe aromatiche, semi,  spezie, o frutta secca. Un piatto semplice da realizzare, romantico, fresco, dal sapore delicatamente aromatico.

lunedì 14 marzo 2011

Fritelle di riso

A Firenze Il 19 Marzo per la festa del Papà si fanno le frittelle di riso, si trovano nei forni, nelle pasticcerie, nei supermercati, il profumo che arriva nella strada ti ricorda che è  festa  e ti invoglia all'acquisto, in molti preferiscono comprarle vuoi per la scarsità di tempo, vuoi per evitare la frittura, e perché  riuscire a fare delle belle e buone frittelle non è facile.
Quando ero bambina, il profumo nelle vie era veramente intenso,  per usanza  si faceva la propria  ricetta familiare, si friggevano molte frittelle che poi si regalavano e scambiavano con parenti e  vicini di casa non  potendo fare diversamente traditi dal odore che si diffondeva ovunque. 
Ogni famiglia ha la sua ricetta custodita e tramandata di cui solitamente è gelosa,( o  lo era) ma non solo questa... anche quella dei  Cenci di Carnevale ed altre ricette Toscane che fanno parte della tradizione. 
Questa ricetta ereditata dalla famiglia di mio marito proviene dai Cuochi della Villa di Settignano " La Capponcina" dove visse Gabriele D'annunzio.
Ingredienti:
1kg di riso originario
1l e 1/2 di latte fresco intero
1l e 1/2 di acqua
un pizzico di sale
20g di burro
zucchero a piacere q.b
10 tuorli 
10 chiare montate
1 bustina di lievito
scorza d'arancia q.b
vaniglia
1 bicchierino di rum
olio di arachidi per friggere
Cuocete la sera prima il riso nel  latte e acqua con il sale, deve risultare un risotto sodo, poi spegnete la fiamma e unite il burro, zucchero e vaniglia mescolate e lasciate freddare. Il giorno seguente riprendete l'impasto e unite scorza d'arancia, liquore, tuorli, lievito, e infine gli albumi montati.
Con l'aiuto di due cucchiaini formate le palline che lascerete scivolare nell'olio caldo, quando saranno dorate, scolate bene e ruzzolate le frittelle nello zucchero semolato. 

domenica 13 marzo 2011

Cena Toscana d' ispirazione Rinascimentale a Venezia " I Medici a Palazzo"

Nel primo periodo del Rinascimento la frutta ed agrumi diventano piatto a se e dominante (servita però ad inizio pasto), solo verso la fine del Rinascimento i Medici la sposteranno a fine pasto.

Le interiora e le frattaglie scatenano vere e proprie passioni incontenibili per non parlare della lingua, le guance ed il cervello, servite in crosta, in forma di torte salate o pasticci

Nella biblioteca medicea non sarà certo mancata "L'opera nova chiamata EPULARIO, la quale tratta il modo di cucinare ogni carne, uccelli, pesci etc", composta dal Maestro Giovanni de' Roselli, stampata a Venezia nel 1518.
E' da quest'opera che abbiamo scelto le ricette, come un "assaggio", per rievocare un'epoca che appartiene a Portoferraio, I'epoca del massimo splendore dei Medici e della nascita di Cosmopolis, per opera di Cosimo I de 'Medici, nel 1548.
Le ricette originali vengono proposte in una rielaborazione moderna, senza però stravolgere gli elementi principali del piatto, al fine di consentire una lettura, la più onesta possibile, delle abitudini del tempo.

Questo un esempio: 

 Farrotto allo zafferano

Per far menestra de farro con brodo de carne o de cappone

Ingredienti per 4 persone: brodo di cappone 8 decilitri - burro 40 gr. - cipolla rossa una piccola - farro decorticato 300 gr.- vino bianco secco un bicchiere - zafferano una bustina - parmigiano grattugiato abbondante - uova 2 - sale e pepe q.b.
Preparare un buon brodo di cappone e carne di manzo con un bell'osso di ginocchio, come per il tradizionale pranzo di Natale. Mettere a bagno il farro, almeno la sera avanti, per farlo rinvenire. In un tegame di rame stagnato o di terracotta, far rosolare la cipolla con una noce di burro; aggiungere il farro e farlo insaporire bene nel soffritto. Bagnare con ii vino bianco, nel quale avremo fatto sciogliere lo zafferano. Lasciar evaporare e aggiungere il brodo, a poco a poco, come si fa per il risotto. Portare a cottura. Ci vorrà più di mezz'ora. Spegnere il fuoco, aggiustare di sale, se necessario. Mantecare con il restante burro crudo e il parmigiano. Lasciar riposare per qualche minuto. Unire due tuorli d'uovo, amalgamare bene e portare in tavola. Si consiglia una spolverata di pepe macinato fresco. 



Le salse conservano appunto un gusto speziato dell’epoca precedente, il Medioevo.
L’agrodolce continua ad avere successo, ed è anche questo una eredità della cucina medievale, i cuochi infatti utilizzano i succhi amari e acidi del limone dell’agresto e dell’arancia amara, accompagneranno le carni.
Dal secolo precedente vengono ereditati anche tutti gli arrosti: vitelli, maiali, agnelli, conigli, pavoni, capponi, pollastre, selvaggina da penna e i volatili in genere sono sempre apprezzatissimi


Le spezie che contraddistinguono le ricette del secolo precedente,  sino ad allora prepotentemente usate in cucina vengono ridimensionate anche se usate ancora con generosità, anche se solo nella cucina di corte dove sono un segno di distinzione.
E’ lo zucchero che supera qualunque altro ingrediente nell’uso ma ciò dovuto al fatto che si tratta di un alimento molto costoso e quindi deve gioco forza rientrare tra gli ingredienti principe per esaltare l’opulenza delle ricette. 
Quindi, a differenza di epoche precedenti non é più lo speziato che domina, bensì il dolce: la cannella, i chiodi di garofano, lo zenzero, la noce moscata profumano intensamente le preparazioni dell’epoca accompagnate da spolverizzate di zucchero.

        Fagottino di mele uva e spezie con crema zabaione


"Crema Zambaione"
Ingredienti:
700g di zucchero semolato
500g di tuorli
130g di farina debole
800g di vin santo o marsala secco o passito
200g di vino moscato

In una casseruola montare i tuorli con lo zucchero e la farina. Scaldare bene i vini poi versarli sui tuorli sbattuti e rimettere al fuoco, fare cuocere fino al bollore. Raffreddare immediatamente.
Per il fagottino fare la pasta come segue e riempirlo con  fette di mele cotte e uvetta, e le seguenti spezie: zenzero, cannella, vaniglia, spolverare di zucchero. 
Pasta brisée dolce
Ingredienti:
250gr farina bianca debole 0
150 gr burro (no margarina)
½ cucchiaino di sale
40 gr d’acqua circa
1 cucchiaio di zucchero a velo
Scorza di 1 limone grattata

Preparazione:
impastare la farina e lo zucchero con il burro morbido a pezzetti, sciogliere il sale  nell’acqua e aggiungerla poco per volta alla farina, lavorare il meno possibile, appena l’impasto risulta uniforme avvolgerlo in una pellicola e far riposare in frigo almeno 30 minuti meglio qualche ora. Stendere uno spessore di 3-4 mm infarinando la pasta e la superficie del piano, bucarla coppare e farcire coprire con l’altro disco, infornare a 200° e cuocere (20 minuti) fino a doratura, spengere e lasciare asciugare in forno socchiuso ancora dieci minuti.

Questi sono i vini che hanno accompagnato i piatti di questa speciale serata offerti da la azienda dei Marchesi De' Frescobaldi

mercoledì 9 marzo 2011

Cantuccini salati con gorgonzola e mandorle

Cantuccini gorgonzola e mandorle uno stuzzichino da finger food che ben si abbina alla birra 
Ingredienti:
210g di farina
90g di gorgonzola
50g di mandorle intere
70cc di latte
1 uovo
40g d'olio
1 cucchiaino di lievito istantaneo
un pizzico di peperoncino in polvere
sale
Scaldare il latte e farci sciogliere il gorgonzola, setacciare la farina con il lievito, aggiungere l'uovo, l'olio, il latte con il gorgonzola, poi il sale e le mandorle intere, impastare il tutto e formare dei filoncini lunghi quanto la teglia, larghi 5cm e alti 2cm . Rivestire di carta da forno la teglia deporre sopra i filoncini e mettere in frigo per   30 minuti poi  cuocere in forno caldo a 170° per 30-35 minuti, toglierli dal forno e lasciarli freddare, successivamente tagliare con un coltello seghettato i biscotti in diagonale, disporli  nuovamente  sulla teglia e far dorare in forno per circa 10 minuti a 150°quindi togliere e far freddare su una griglia, servire all'aperitivo o conservare in una scatola.

Tre serate Finger Food

Tre serate Finger Food  in tre noti  Locali Fiorentini :Volume, Joyce, William 
piccoli stuzzichini accompagnano la birra: cantuccini salati al gorgonzola e mandorle, muffin con feta e melanzane...